venerdì 4 marzo 2011

Perchè narrare?


Per riprendere anche quello che ho scritto nel post relativo alla lettura http://fifi90.blogspot.com/2011/02/i-libri-la-lettura-i-bambini.html mi piacerebbe sottolineare che narrare ai bambini delle storie è molto importante.
Nelle fiabe sono presenti molti elementi che in maniera a volte metaforica rappresentano le paure dei bambini. Leggento e rabbontando delle favole hai bambini li si aiuta a superare le loro paure, le si esorcizza. Quando si leggono delle storie non bisogna eliminare quegli elementi che potrebbero are paura al piccolo perchè così facendo lo si "rinchiude in una campana di vetro" e non lo si aiuta a crescere, ad affontare i propri timori. I bambini devono diventare capaci di affrontare e reagire anche a quegli aspetti della vita che non sono perfetti e che a volte mettono paura.

sabato 26 febbraio 2011

I bambini che disegnano

Ma come è bello guardare un bambini che disegna??? Guardarlo mentre tutto assorto nei suoi pensieri traccia sul foglio dei segni tutti colorati???
Ai bambini sicuramente piace disegnare, "esprimere" la loro creatività lasciando dei segni sui fogli.
A me personalmente piace vedere un bambino mentre disegna, osservare il modo in cui tiene in mano la matita e come la fa scorrere sulla pagina bianca che si trova davanti. Mi piace guardare il bambino mentre sceglie i colori da usare e ascoltare cosa ti racconta quando gli chiedi "cosa hai disegnato". Noi se ci troviamo davanti un foglio con uno scarabocchio fatto dal nostro bambino pensiamo immediatamente che è solo uno scarabocchio, ma se chiediamo al bambino che lo ha fatto cosa quello scarabocchio rappresenti lui è capace di raccontarci una storia, di dirci che quel disegno è, ad esempio, un cane che corre dietro un gatto, oppure ci dice che è un paesaggio.
Il disegno per il bambino non è solo un gioco ma è anche un modo per esprimersi, per raccontarsi e per raccontare le proprie emozioni e paure.
E questo i disegni lo fanno davvero, possono essere interpretati. Noi possiamo leggere e capire tante cose dal disegno di un bambino e facendo ciò possiamo anche aiutarlo a risolvere le sue paure o ad affrontare in maniera migliore i suoi sentimenti.
Per approfondire questo argomento ho scritto una pagina wiki. Per cui a tutti quelli che interessa "saperne di più" lascio il link http://infoeducazione.scform.unibo.it/index.php/Disegno

venerdì 11 febbraio 2011

Bambini e tecnologia

I bambini di oggi sono dei "mostri" tecnologici. Già da prestissimo, circa tre anni, sono capaci di usare lettori DVD, cellulari e da circa sei/sette anni riescono ad usare il computer e a navigare in internet. Sicuramente i computer e i cellulari sono oggetti molto attraenti perché sono pieni di colori, di schermi che si illuminano e che producono suoni, tutte cose, queste, che per un bambino sono di grande interesse e producono in lui grande ammirazione. Non si può dire che l'avvento della tecnologia e il suo progredire sia un male però come in tutte le cose ci sono i lati positivi e quelli negativi. Certamente il progredire tecnologico ha prodotto grandissimi vantaggi in moltissimi ambiti (quello più significativo a mio parere è quello medico), ci ha facilitato di gran lunga la vita, ci ha permesso di poter rimanere in contatto con chiunque, in qualsiasi parte del mondo e in maniera pressoché immediata, ci permette di condividere con altri ciò che ci interessa, appassiona ma anche affligge, ci ha dato la possibilità di informarci anche gratuita mente su qualsiasi argomento, e tanti altri vantaggi si possono ancora aggiungere, però dobbiamo considerare anche i lati negativi. L'essere così attaccati alla tecnologia, e a volte anche ossessionati, ci porta alcune spiacevoli conseguenze. Lo stare per così tanto tempo, certo a volte anche obbligatoriamente, davanti ad un PC ci porta da un lato ad essere parte di un grandissimo gruppo ma dall'altro ci conduce in una dimensione di isolamento, siamo noi, da soli, davanti ad uno schermo a parlare attraverso una tastiera con altre persone, non c'è più il piacere di guardarsi in faccia, di fare due chiacchiere o chiarire delle situazioni di persona. Ognuno tende ad essere isolato e ad isolarsi, si inizia a pensare solo ai propri problemi senza considerare che anche gli altri hanno delle difficoltà. La possibilità di raggiungere, ed essere raggiunti sempre, porta a pensare che quando questo non viene fatto sia sintomo di un menefreghismo (cosa che a volte può essere vera ma altre volte, anzi spesso, no). Alcune volte l'essere immersi continuamente in questo mondo multimediale ci fa dimenticare della vita reale. Qualche anno fa, giocando con bambino piccolo, gli ho chiesto davanti all'immagine di una mucca da dove venisse il latte e questo mi ha risposto dal frigo!!! Questo bambino passava tantissimo tempo davanti alla televisione, tutto ciò che conosceva passava attraverso quello schermo. 
I bambini di oggi passano tantissimo tempo davanti a televisioni, computer, videogiochi e spesso e volentieri preferiscono stare in loro "compagnia" piuttosto che andare in cortile e giocare a pallone con gli amico come facevamo noi da piccoli. Sicuramente internet e il computer potranno essere degli strumenti utilissimi nel loro processo di crescita e per il loro apprendimento perché sono una fonte inesauribile di informazioni, però dobbiamo aiutarli a capire che il mondo reale e la vita reale sono altrettanto importanti e necessari per il loro futuro e quindi devono essere vissuti.

C'è bisogno di un equilibrio tra il multimediale e il reale.

venerdì 4 febbraio 2011

I libri, la lettura, i bambini

I racconti, i libri di fiabe e storie sono importantissimi per tutti noi ma soprattutto per i bambini. I bambini dalle storie che gli raccontiamo e leggiamo si iniziano a costruire delle prime "rappresentazioni mentali". Io in questo periodo sto facendo il tirocinio e nel nido dove lo sto svolgendo le educatrici danno molta importanza alla lettura di libri, tanto che hanno realizzato due piccole librerie all'interno della sezione, una che contiene i libri che i bambini possono sfogliare e guardare anche da soli e un'altra che contiene i libri che le educatrici leggono. Osservando i bambini della mia sezione ho notato un loro grande interesse verso i libri, durante i periodi di lettura da parte delle educatrici sono molto attenti e partecipi e anche durante i momenti di gioco libero si recano a prendere i libri che sono a loro disposizione e a volte li guardano autonomamente altre volte invece chiedono all'educatrice di leggere loro le parole e interpretare le immagini. I bambini attraverso questi racconti iniziano a capire ciò che è giusto o meno da fare o da dire. Un esempio lampante, che mi viene in mente, di questo è nel libro "Che rabbia!!!". Quando le educatrici leggono questo libro i bambini e riconoscono molto chiaramente, in alcuni passi del libro, quali sono le cose che non si devono fare (ad. esempio lanciare le scarpe), capiscono che tutto quello che fa il mostro della rabbia non è giusto e provoca  dispiacere nel protagonista. I bambini, sinceramente grazie alle indicazione e alle parole delle educatrici, sfruttano i loro libri e capiscono quando le educatrice dicono loro di non sciupare i libri perché sono una cosa preziosa.
Insomma per finire a mio parere è molto importante leggere ai bambini ma anche leggere insieme a loro, non solo perchè può aiutarli nello sviluppo del loro linguaggio e delle loro competenze comunicative, perché li aiuta a creare e a sviluppare la fantasia e la creatività ma soprattutto ci regala un momento estremamente piacevole per stare insieme.

Eccomi qui

Eccomi qui...sono una studentessa di Educatore nei servizi per l'infanzia al secondo anno. 
Bhè che dire per il momento sono molto soddisfatta della mia scelta e credo di aver trovato finalmente quello che voglio fare nel mio futuro: lavorare con i bambini.